Cambiare se dovessimo pensare ad un’automobile significherebbe semplicemente spostare una leva, e muovere i dischi del cambio da quello più piccolo quello più grande, cosa cambierebbe sicuramente la velocità, sicuramente la potenza se dovessimo andare in salita, è una sorta di modifica che noi facciamo per risolvere una situazione. Nel caso del cambiamento cognitivo, quindi del nostro cervello, del nostro modo di agire e di rispondere agli stimoli esterni, non abbiamo una leva sulla quale poter operare, e quindi di conseguenza dobbiamo capire quali sono le leve cognitive che possono stimolare il nostro cervello a fare meglio. Ogni cervello possiede alcune leve particolari, non per tutti sono uguali, alcune sono generalizzate, e hanno un effetto limitante, altre sono personalizzate e di conseguenza agiscono in un modo molto più potente e diretto sul singolo soggetto. Quando si parla di programmazione neuro linguistica o pianelle, si fa proprio questo cioè si trovano le parole che diventano chiavi cognitive per i soggetti a cui la si dicono. Nel nostro caso noi dobbiamo costruire un percorso, che si attivi attraverso un processo; questo significa che il semplice fatto di cambiare la routine quotidiana, cioè mettere in sequenza delle cose che dobbiamo fare tutti i giorni, determina un cambiamento in noi stessi; perché fare sempre le stesse cose tutti i giorni determina un cambiamento, in quanto queste cose diventano automatiche e sanciscono la costruzione di un comportamento. Comportarsi bene, comportarsi male, comportarsi in modo adeguato; sono tutte azioni che vengono compiute prima all’interno del nostro cervello e poi all’esterno. Quindi come si fa? Si deve cercare una chiave cognitiva legata ai sensi in prima battuta, che vuol dire un profumo, un gusto, un’immagine, un particolare oggetto da toccare, questo rappresenta il primo ingresso a livello cognitivo, quasi una chiave per poter avviare il motore. La seconda cosa, è assolutamente fondamentale trovare qualcosa di semplice che siamo in grado da soli di mettere in atto, e di ripetono nel tempo. Quando saremo in grado di costruire questo insieme di azioni da compiere e le faremo tutti giorni senza poi più ricordarcele perché diventeranno automatizzate, avremo ottenuto il primo passo verso il cambiamento.